Continua la protesta dei medici e del resto della dirigenza veterinaria, sanitaria e amministrativa del Ssn contro la manovra finanziaria
In mancanza di risposte concrete alle richieste dei camici bianchi, i sindacati di categoria sono pronti a nuove iniziative, a partire dal 1 luglio, in concomitanza con l'inizio delle votazioni del decreto nella aula del Senato: blocco degli straordinari; astensione da tutte le attività non comprese nei compiti "istituzionali"; apertura di uno sportello per l'assistenza legale; richiesta di pagamento e/o recupero delle ore effettuate in turni di guardia superiori a quelle previste dal contratto. Fino ad arrivare allo sciopero, in calendario il 19 luglio. I medici, in attesa di verificare i contenuti del maxiemendamento sulla manovra in preparazione - si legge in una nota congiunta - ribadiscono lo stato di agitazione delle categorie che porterà allo sciopero nazionale del 19, come richiesto dalla commissione di garanzia. E si riservano di individuare una seconda giornata di astensione dal lavoro. Intanto i camici bianchi colgono alcuni segnali positivi da parte delle istituzioni sottolineando che «il ministro Ferruccio Fazio ha affermato che il blocco del turn over potrebbe non interessare la Sanità». E ancora: «il presidente del Senato, Renato Schifani ha invitato il Governo a escludere la Sanità dai tagli; le Regioni hanno contestato la legittimità di misure che incidono direttamente sul loro potere organizzativo e autonomia gestionale anche nel settore dei servizi sociali e sanitari. Nell'incontro del 17 giugno, inoltre, il ministro della Salute si è mostrato disponibile sulle nostre proposte di modifica a costo zero. Rimangono però notevoli distanze sulla riduzione della spesa per precari e sulla formazione in una manovra che le organizzazioni sindacali continuano a giudicare iniqua perché costa ai dirigenti del Ssn, specie ai più giovani, molto più che in altri settori».
Fonte: DoctorNews